Parrocchia S. Margherita V.M.

Tamai di Brugnera (PN)

Messe festive

8:00, 11:00

Messa prefestiva

18.00

La Campanella
Foglio Settimanale

La Confraternita del S.S. Sacramento

Come è Nata la Confraternita?

Correva l'anno 1899 quando nella Curazia di Tamai, sotto la guida del Curato Don Angelo Ganassini è stato approvato lo Statuto della Confraternita del SS.mo sacramento dalla Curia Vescovile per il visto, si approva del Can. Dec.Dott. Luigi Tinti, delegato. Ma la Confraternita secondo i vecchi registri datava già dal 1887.

Un vago ricordo era rimasto ancora tra i gli anziani nel avere in mente i loro parenti vestiti col camice bianco e la cappa rossa e sostare in ginocchio davanti al SS.mo nelle quarant’ore e nel guidare le processioni. Ultimamente però si era estinta.

Una felice occasione venne per riesumare i ricordi, quando l'11 febbraio 2009 la Confraternita di S. Giacomo in San Martino al Tagliamento venne invitata a cantare i Vesperi e la S. Messa in onore alla Vergine Immacolata di Lourdes.

Un altro segnale per iniziare la confraternita si è verificato il 25 aprile 2010 alla Chiesetta del palazzo Rosso con la prima rogazione e poi con la S. Messa cantata. Alcuni hanno indossato le vesti e la cappa rossa per completare il gruppo dei sanmartinesi.

La prova decisiva fu fatta nella Solennità del "Corpus Domini", quando In dodici hanno indossato le divise dei cappati per assistere alla Messa e poi nella processione col santissimo adoperarsi al servizio.

Da quel momento un fervore colse i dodici così forte da trovar subito la soluzione. Nella riunione fatta in breve tempo, si decide di costituire La confraternita del Santissimo, secondo lo Statuto rinnovato e incaricarono all'unanimità Rino segretario e Giacomo Priore.

L'entusiasmo e il fermento si impadronirono di loro e venne la decisione di inaugurare la nascente confraternita il 24 ottobre. Da quella decisione non si ebbe più sosta per recapitar vesti, cappe e scapolari, far i manici alle insegne e programmare la cerimonia e l’agape fraterna.

Ora siamo giunti al fatidico giorno dell'inaugurazione,trepidanti, se pur non più fanciulli di comunione, ma con animo desideroso di servire il Signore e dare il vero servizio alla chiesa orante. Per questo al mandato richiesto loro hanno risposto: sì, ci impegniamo con l'aiuto di Dio.

Dopo la benedizione delle vesti, il corteo si avvia e al Canto del "Veni Creator" venne l'entrata nel tempio del Signore per ascoltar la Parola e e invitati alla mensa del Signore, sempre con amore e con impegno per il bene della comunità.

A Don Roberto, Cancelliere della Curia Vescovile, testimone dell'approvazione da parte del Vescovo Mons. Ovidio Paletto, datata Pordenone lì 04 settembre 2010, visto, si approva, un grazie riconoscente.

Ricorda: È bene guardare alle cose nuove, ma senza dimenticare di custodire quelle vecchie.

Un Ritorno al 1899

Qualche mese fa, riordinando l'archivio parrocchiale, tra i tanti documenti che raccontano la storia della nostra comunità a partire dal 18° secolo, è stata rinvenuta una vecchia cartella. All'interno dei fogli ingialliti, ordinati con cura, come un tesoro da custodire per le future generazioni.

Antico documento del 1899
Antico documento del 1899

Il profumo della carta ingiallita dal tempo, suscita sempre interesse, e con curiosità si è andati a leggere questi documenti, scritti con una calligrafia precisa e ordinata.
È stato come viaggiare nel tempo riscoprendo le nostre origini. Leggendo, è risultato essere lo statuto di una confraternita del S.S. Sacramento eretta in Tamai nell'anno 1899, approvato dal canonico decano don Luigi Tinti delegato Vescovile, dal curato Don Angelo Ganassini e visto dal parroco don Giobatta Puiatti. Stupisce la cura di particolari e il numero consistente di articoli che compongono lo statuto. La confraternita nacque con lo scopo di dare pubblica e solenne testimonianza della fede e dell’amore per il Signore. Era composta da un direttore (il parroco), un Priore, un cassiere, i revisori dei conti, consiglieri e inservienti. Il Priore era posto sotto la dipendenza del direttore. Tutte le cariche duravano tre anni e potevano essere rielette. La cosa strana per il nostro tempo è che pagavano una tassa in due rate annuali: la somma veniva versata in un libretto di risparmio intestato al cassiere, il quale doveva rendere conto in modo esauriente della contabilità.
Il denaro serviva alle spese per il decoro della chiesa, in modo particolare dell'altare maggiore, e per le S. Messe per i confratelli defunti. La Confraternita si componeva di confratelli cappati dotati di una divisa composta da un camice bianco, un cingolo e un mozzetto nero – viola. I confratelli intervenivano nella solennità del Corpus Domini, nel venerdì Santo e al funerale di un confratello defunto. Nel giorno dei defunti indossavano una mazzetta nera.
Nel passato, i motivi per i quali sorsero e si affermarono le confraternite furono molteplici, quali l’assoluta mancanza di qualsiasi forma di assistenza pubblica, specialmente per la parte più disagiata della collettività, ed al tempo stesso il bisogno di ben operare per amore a Dio. Ciò indusse i cristiani ad associarsi per aiutarsi reciprocamente.
Fin dagli inizi del suo Ministero Apostolico, il Santo Padre Benedetto XVI auspicò un rilancio dell'adorazione e del culto eucaristico con l’esortazione "Sacramentum Cartatis", e successivamente, l'8 dicembre 2007, la Congregazione "Pro Clericis" per rispondere al desiderio del Papa suggerì e raccomandò ad ogni chiesa locale di porre in atto iniziative concrete per ravvivare il culto Eucaristico.
Tenendo ben presente il pensiero del Santo Padre, un gruppo di fedeli della parrocchia hanno accolto l'invito. All'incontro, che rimarrà nella storia del paese, hanno ricostituito, ricalcando le premesse e lo statuto del 1899, la Confratenita del SS. Sacramento. Nella apposita riunione sono stati eletti: Direttore mons. Saverio Bravin, Priore, Giacomo Bortolin, segretario, Rino Gaiot, consiglieri,Michele Vivian, Gianfranco Zanchetta, Ruggero Santarossa, Franco Bortolin, Giorgio Santarossa, Luigi Pignat, Aldo Pignat, Marco Moras, Maurizio Verardo e Stefano Ragagnin.
Un grazie di cuore a questo gruppo di fedeli che intendono manifestare, con l’esempio, l’amore per la nostra chiesa.

Gianfranco Dal Cin

La Nascita in Poesia

Nostalgia volle di lunga data
dal paesel S. Martin tramandata

Venne di fevrar una festa devozional
Per aparir la confraternita occasional

Color Rosso con le lor cape e biancovestiti
Era vero senato sugli scanni impietriti

Comparir compatti agli inni cantar
Del gregorian fuor del tempo violar

Da allor folgorante voglia di imitar
Col consenso di nuovi fedeli avviar

L’occasion venne per un gruppo fatal
A formar confraternita di dodici inizial

E volontate si fece ancor maggiore
A trovar tra vetuste carte la soluzione

Lo statuto si fece declamar per la vetustà
E fu accolto di forza e con pronta volontà

Confrattelli furon fatti e con la Rino maestria
con entusiasmo e devozion riprendere il via

si concretizzò in un doppio encomio
all’apparir tanto senno il dì di Antonio

I dodici Confratelli

I Dodici Confratelli

Prefazione

Era in una notte stellata piena di desideri
Venne alla mente una schiera di personaggi
Con una lunga vesta bianca e cappa rossa
E con le loro insegne dar lustro all’altar

Ed eccoli allineati ad uno ad uno in fila
Con passo sicuro e inceder da gentiluomini
Nel mio immaginario uscì una idea realista
Perché in dodici si potea far una compagnia

Dalle antiche carte venne l'idea promotrice
Lo statuto prende vigoria e venne riabilitato
Con speranza e gaudio fu fatta la confraternita
Da dodici confratelli tutti entusiasti e fedeli

Inizia così con entusiasmo l'iter della verità
E con massima cura dalla curia l'approvazion
E con decreto tutto santo l'episcopo Ovidio donò
Festa grande e con onore l'inaugurazione si celebrò

Ora il tempo passa ma la confraternita resta salda
Compatta e in piena armonia da ai fedeli il via
Con le sue uscite e procession riunite fa notizia
Dando gloria a Dio e ai fedeli di questa terra natia.

 

 

 

Ruggero

Ruggero

Dal suo inceder ormai sicuro e canonical
Ruggero amante del coro sempre lo vedrai
Con voce tranquilla e devota le note modular
Per dimostrar quanto si deve cantar per il Signor

È un senior tra i cappati, è presente nella vita
Della confraternita sempre con gran rispetto
Il suo cantar fa onor al coro di S. Martin
E al Palazzo Rosso si esibisce in competizion

In procession porta i ceroferari e lo fa con passion
Incede con passo sicuro verso la meta prefissata
E con la cappa ben sistemata da inizio al suo vigor
E’ bello ammirar chi fa il servizio con tanto onor

È molto solidale con i piccoli e lo fa con gli anzian
Per esser a loro disposizion, dar aiuto e una man
Per il ben della confraternita da sicurezza e armonia
E gode comprensione e stima di tutta la compagnia

Il canto è la sua passion e il coro lo vuole e l'incoraggia
Nella confraternita è l’uomo saggio che comprende
E con i cappati, ordinato e coerente, è sempre presente
Con un contegno onorevole da lustro alla storica decision.

Giacomo

Giacomo

Prima le fa e poi le pensa questo Giacomo Priore
Dinamico con passo deciso dispensar saggezza,
Volontà e fai da te, protezion civil e alpin io son
Non ti scordar di lor, da ordine e guarda e passa

L'anagrafe e gli acciacchi son presenti ormai
Ma non è perduta la voglia di comandar ancor
E ricordar i passati momenti di gloria tutto far
Per non smarrir mai la buona testimonianza da dar

Priore mi han disegnato i confratelli con onor
E tutti con interesse voglion ascoltare per saper
Il pensier benevolo e sicuro per la programmazion
E seguir con vero ardor il sentier della sua mission

Con l'insegna mi pongo tra loro dopo il crocifero
E incedo con autorevol slancio in lineare procession
Per condur a compimento il mandato a me concesso
Di sorveliar la compagnia che tutta ben allineata sia

Con grande onor custode di S. Anna sono ancor
Pieni di zelo i coniugi Bortolin il tempio e la casetta
In ordine, dedizion e sorveglianza, tengono con amor
A lor un grazie senza fronzoli da noi tutti e dal Signor.

Aldo

Aldo

Un vero israelita lo trovi nella famiglia Pignat
Con sincerità voler tener ordine nel fogolar
E fedele sempre al suo lavoro giorno e notte
Dare a tutti, animali e cristiani il pan quotidian

Pieno di vitalità nel condurre la sua azienda
Sa conciliar il lavoro dei campi col comandar
Nella latteria di Maron infatti esimio presidente
Con tutti l’amico Aldo sa condividere il presente

Prese sul serio l'invito alla nuova compagnia
E subito senza indugio fece parte con maestria
Alla confraternita tutta pia con vera solidarietà
E a portar il baldacchino nelle processioni va

Ecco la sua bravura, quel dì condur in piazza
Trattori piccoli e grandi e di gran fattura
Nel gran giorno il ringraziamento sentir con gioia
Bimbi infanti e genti di umil ceto, lodare il Signor

Sempre ospitale nella sua casa natale
Dare a tutti accoglienza e buona cera
Non si scorda mai dei suoi buoni compiti
E con i confratelli sta con passion e onor.

Gigeto

Gigeto

L'uomo sempre schietto è il nostro Gigeto
Con tanto fervor si interessa del gran Fattor
Gli argomenti non sono mai del tutto spenti
Ma con pazienza e gentil tratto li fa accetti

Da buon intenditor e saggio sa collocar il lavor
L’esperienza e il dover ne fa di lui il condutor
E così nel consesso dei confratelli dona il suo umor
Con arguzia e buona armonia fa felice la compagnia

Si esercita a coltivar con umiltate la madre terra
E da ogni ben la fa fruttificar: meloni,angurie ogni an
Da bravo agricoltor sa seminar buon seme ancor
Così con la sua competenza ne tiene la ricetta vera

Distinto e compìto in procession si fa notar
E con grande dignitate la cappa la sa indossar
Pronto e sollecito nel comparir nelle feste d’onor
Nel presbiterio fa corona insiem con il rosso color

Se lo vuoi incontrar ogni domenica è sul piazzal
Con meraviglia non si stanca mai di onorar
Colui che offre a tutti la sua santa protezion
E’ bello veder un cappato nel servizio del donar.

Franco

Franco

Non si lascia mai vncere in generosità
Sempre pronto in ogni vera circostanza
Con tanta discrezione e grande onore
Porta a compimento ogni sua decisione

Lavorar per lui è il quotidiano armar
Dar vita col mestiere a Barcis in valle
Ha contato con i vari cantier in villa
Alla sera con i suoi l’orazion alla Madre Pia

La confraternita è la sua seconda famiglia
Con diligenza e puntualità è il vero suo star
Si compiace con i cappati per l’insegna che ha
Con gaudio sereno agli incontri viene e sta

In procession non scorda mai il suo dover
Con l’insegna traccia la via dove arrivar
E ordinar la fila nel miglior modo che sia
Tutti insieme godiamo della sua simpatia

Amor vado cercando nella buona via
Nella festa sul bancan la santa liturgia
Quando solenne fa pratica per la fede
Sull’altar è un piacer vederlo solenne

Gianfranco

Gianfranco

Il senior con saggezza apre la via ai fratelli
Ed è presente in ogni riunione canora
Amante del canto e della brava cantoria
Con i confratelli è una sicura garanzia

Accettò di essere chiamato nella pia compagnia
Con entusiasmo e con desiderio e amore di pria
Tutti d’accordo per il suo ruolo di saggio
E portatore di ottimismo e di sana armonia

Da pensionato vive dignitosamente la sua vita
Da far invidia a coloro che li sono accanto
Per vederlo sempre in sacro ornamento
Da cappato sembra un vero patriarcato

Nella comunità lo vedi di frequente
A dar esempio di correttezza e di fede
La sua persona sopra i fedeli nel tempio
Si nota ogni domenica a pregar, presente

È l'uomo di antico stampo generato
Ha amato la sua famiglia con l'esempio
Dai figlioli e dai nipoti è molto onorato
E con la confraternita è tanto stimato

Marco

Marco

Se vuoi vivere con amore non puoi far meno del cuore
Ragazzo delle virtù sane è Marco dal rio sorgivo in val
Pieno di buona volontà e vera e genuina prestazion
Dall’ambone al palcoscenico è di ordinaria amministrazion

Lo vedi pimpante a dar spiegazion ai confratelli cappati
E non si scorda mai di essere puntuale agli appuntamenti
Con il suo brio naturale è sempre pronto in ogni occasion
Sia di mestizia e poca valutazion lui con vera disposizion

Nella confraternita non si scherza qui ha fatto la sua scelta
Con entusiasmo la frequenta e con amore vero la protegge
Attento e pronto alle decisioni della rinomata compagnia
E nel consiglio pastorale insigne membro ufficiale egli sia

Se la "talpa" non risponde lui è all’orizzonte
Aspetta la chiamata per le opere in cordata
La prestazion è assicurata senza raccomandata
E’ gioia sempre vera aver un tale come lui,ben sia

Da ceroferario ha sempre onorato la procession
Dal venerdì santo alla Madonna e alla rogazion
Nel consesso dei confratelli porta vera allegria
Da donare alla compagnia una salda armonia

Maurizio

Maurizio

Se vuoi conoscere Maurizio guarda la procession
Il poeta ti dice: dalla cintola in su tutto il vedrai
Col compito imperial di portare il Cristo Signor
E tutti osservan il gran incedere del passo ferial

Con grande possanza sa tener la strada
E vien con i ministranti a iniziar la via
Tutti a lui si incolonano per onorar la Madre pia
Incede con passo magistral sul percorso di pria

Con la confraternita più che ben si aggira
La sa contar e dir ben della compagnia
E non perde botto con il suo parentado
Sempre pronto a dar mano all’occasion

Da un lavoro di fabbrica tutto far
Ad un altro in pien capanon a svolazar
Ma saldo è il suo cuore a dover
andar
Con solerzia e amor la famiglia onorar

Ma con grande devozion lo vedi sull'altar
E con ammirazion cappato dinanzi al Salvator
E con edificazion dei fedeli l’ora d’adorazion

Michele

Michele

Il faccendiere che si intrufola in ogni mestiere
Che da vista e attenzion al suo popolo fedel
E di domenica in domenica alla Messa cantar
Con la famiglia e i suoi tre figlioletti sull'altar

Della confraternita è colui che tien riserva
Come puntualità e con decision fraterna
Da far contorno alla compagnia esterna
Si dedica con tanto amor a far coperta

Tra i cappati è colui che fa di canto un dovere
E prestar servizio da ceroferario in procession
E si presta con solerzia in ogni buona occasion
Per accorrer con la sua perizia a far impression

Lo vedi sempre in movimento sia sull'ambon
Come con l’equipe a istruir i genitori in tension
I bimbi tener al fonte battesimal con amor
Non manca di dar testimonianza con vigor

È per lui segno di appartenenza alla pia compagnia
Quando dal suo Taiedo prende il via con il suo corredo
E allora con la sua carovanna viene a prender possesso
Con la gioia di una vera e allegra adunata che sia

Piergiorgio

Piergiorgio

Dall'ambone della Chiesa la sua vera vocazione
Da lettore provetto della parola di Dio alla cappa
Con dignità e amore sempre pronto all’altare
E Messa domenicale o serale con la parentade

Nella confraternita si è iscritto con onore
Per rendersi buon conduttore in processione
E con i confratelli dar buona impressione
Con il candelotto portar è stata la sua passione

Agli appuntamenti è sempre preciso e puntuale
Per far presenza seria e cordiale nella compagnia
E testimoniar insieme la vera tradizione genuina
Nel leggere e cantar le lodi del Signore e così sia

Riviver la tradizione e la fede dei propri avi
E’ grande onor e una vera soddisfazion
Condurre la famiglia con fiducia e amor
E confidar con gioia nel Signor gran Fattor

Con santo orgoglio e con gran passion
Il vero cristiano sa viver con sommo onor
La casa e la famiglia saper bene custodir
E Pier Giorgio così da buon confratello apparir

Rino

Rino

Non dir mai dove Rino lo puoi trovar
In prima fila da sempre lo vedrai
Puntuale con premura ogni cosa far
Non manca mai di spronar chi di dover

La sua passion coltivar la luce sui farai
Di festa in festa far ben adornar l'altar
Attento alla procession con il baldachin
E i quattro cappati sian sempre a livello fin

Tra i confratelli ha il dover di tener i verbali
Di essere preciso nei suoi calcoli e negli affari
Di ricordar i compiti precisi nelle commission
E di far votar di volta in volta le ultime decision

Gran desiderio di operar per il bene dei confratelli
Ha pensato di trovar serata brava con i familiari
Per dare nuova soddisfazion ai coniugi ancor
Vero segretario che non lascia nulla di indolor

Gemellaggio appassionato con i cappati di S. Martin
Cerimonie e Messe ad alta e gran considerazion
Con l'Episcopo EMERITO OVIDIO fece onor celebrar
La festa di anniversario in vecchio stile e in canto gregorian

Stefano

Stefano

Dalla mattina alla sera il camion a sua disposizion
Dalla pachera al scavator tutto il dì senza cauzion
Un lavoro senza tregua dal sig. Truccolo si spera
Una continuità nel lavoro se pur faticoso e duro

Essere nella compagnia è già sicurezza mia
Con i fratelli cappati godere la piena armonia
E trovarsi tutti insieme uniti è vera allegria
Quando in fila si percorre in procession la via

Il baldacchino è mio servizio da tenere in vita
Con i tre cappati attenti al livello assicurato
Sempre onorevole è il posto mio assegnato
E la dote mia è quella di saper tener compagnia

Se qualche volta mi è impossibil arrivar
Il paron e il lavoro mi si fan ostacolar
Desiderio grande è sempre di mai mancar
Per onorar la memoria del mio avo matriacal

È bello saper cantar le melodie in gregorian
Al mattino di ogni domenica sul banco ancor
E nelle feste solenni non mai mancar
il servizio alla confraternita sempre solidal